Skateboard
Snowboardando sulla strada
Passeggi per la città guardando le vetrine e all’improvviso ti vedi sbucare davanti una tavola da snowboard che vola in mezzo alla strada. I casi sono due: o la tua voglia di neve è già eccessiva o il caldo estivo ti ha dato alla testa. Ma se proprio sei sicuro che un tipo ti sia sfrecciato di fianco, hai incontrato per la prima volta un “freebord rider”. Sta cavalcando una tavola californiana, il freebord appunto (freebord.com), grazie alla quale puoisciiiiiiiiivolare su e giù (anzi, solo giù) per le vie della città, provando le stesse sensazioni che avresti sulla neve con una tavola da snow e usando tecniche del tutto simili a quelle che esibisci sugli halfpipe. Con il vantaggio che puoi farlo anche in agosto e senza seggiovie. Ti può perfino tornare utile come allenamento per la stagione invernale. Non la trovi un’idea grandiosa e curiosa? Questa disciplina fu abbozzata più di venti anni fa da Steen Strand, un californiano amante del longskate che scendeva dalle colline attorno a San Francisco. Da quel progetto, due anni più tardi nacque il primo freebord, anche se la vendita dei prototipi non cominciò prima del 2000, per poi diffondersi negli anni successivi.
La tavola a sei ruote alla fine è arrivata anche da noi in redazione e ci siamo divertiti un bel po’.
Prime dritte e prime cadute
La legge italiana dice che i veicoli senza impianto frenante non possono circolare sulle nostre strade. Ma del resto sono pochi quelli che danno le multe agli skater. Pertanto qualsiasi pendenza, purché asfaltata (e senza auto), è buona. Magari all’inizio meglio accontentasi di discese dolci e strade lunghe e dritte: serve per prendere confidenza. E con il tempo non ti fermerà più nessuno. A parte buche e tombini, i veri nemici della discesa a sei ruote, che sono sufficienti per farti volare in mezzo alla strada quando meno te lo aspetti.
Con sei ruote tutto gira intorno a te
Ma è uno skate o una tavola da snò con le ruote? O forse entrambe le cose? Il segreto di un freebord risiede nei suoi assi. La tavola possiede sei ruote, tre per asse.
Ogni asse alloggia due ruote laterali come i normali skate, anche se nel caso del freebord la lunghezza dell’asse va ben oltre il bordo della tavola, in modo da garantire maggior stabilità nelle serpentine strette. A queste due ruote, se ne aggiunge una terza centrale situata alla base dell’asse, più alta delle ruote esterne e capace di girare su se stessa di 360 gradi. I piedi invece, per avere maggior presa e controllo, vengono infilati in due attacchi semiaperti, in modo tale da poterli estrarre molto velocemente.
Tu sei sopra la tavola e ondeggi a destra e a sinistra appoggiando a terra alternativamente le due ruote centrali e le due di destra; e poi le due centrali e le due di sinistra. Le quattro ruote esterne funzionano come le lamine di una tavola da snowboard mentre le due ruote centrali fanno le veci della soletta. Questo ti consente di piegarti in curva e replicare esattamente i movimenti che faresti sul la neve.
Sposta il peso e vai a zig-zag
Non siamo ai mondiali di velocità e non devi buttarti a capofitto; al contrario, devi scendere disegnando sull’asfalto una serie di “esse” e facendo zig-zag come sulla neve. In partenza il peso del corpo deve essere ripartito su entrambe le gambe che devono essere flesse e rilassate. La spalla davanti guarda verso la punta della tavola e segna la tua direzione. Per curvare, sposta il peso all’indietro appoggiando le due ruote interne: girerai in quella direzione. Spostalo sull’altro lato e curverai dalla parte opposta.
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